Microracconto: L’ingrediente finale
C’era una volta una strega che aveva una giovane apprendista. La strega era un’esperta di pozioni e preparava filtri d’amore e veleni che vendeva a principi e viandanti. L’apprendista aiutava la megera nella preparazione degli intrugli e ne conosceva tutti i segreti, tranne uno. Ogni notte di luna piena, infatti, la strega si recava in una grotta per continuare la preparazione di una pozione segreta. Si trattava di una ricetta che necessitava di anni e anni per essere completata, e il cui scopo era tenuto nascosto alla giovane apprendista. Quest’ultima divenne sempre più curiosa di conoscere lo scopo della misteriosa pozione, e ogni risposta elusiva della strega alle sue domande rafforzava il suo bisogno di conoscerne il segreto. La vecchia fattucchiera diceva infatti di essere molto vicina alla pozione definitiva, ma che gli mancava un finale ingrediente e che a volte per ottenerlo servivano anni. Si sentiva, comunque, molto vicina al completamento.
Durante l’ultima notte di luna piena, incapace di dormire e rosa dal bisogno di scoprire lo scopo della strega prima che completasse la pozione, l’apprendista decise di seguirla di nascosto fino alla grotta. Una volta giunta all’interno, vide che nelle viscere della roccia bolliva un enorme paiolo. Sembrava non ci fosse nessuna traccia della strega, così l’apprendista decise di avvicinarsi al paiolo per cercare di riconoscere le sostanze che gorgogliavano al suo interno.
Quando fu vicino all’orlo, la megera uscì dalle ombre e la spinse all’interno del paiolo.
Mentre moriva, l’apprendista sentì le parole della strega:
— Ecco l’ultimo ingrediente per l’immortalità: curiosità di giovane apprendista.