Scintilla: Tempo
Come scienziato non interpreto il tempo come un flusso di prima e di dopo, ma come una dimensione come la lunghezza, l’altezza o la larghezza in cui ci muoviamo senza accorgercene. Forse, la nostra massa ci rallenta insieme a tutto l’universo, spingendo il tempo a scorrere diversamente a seconda delle regioni dello spazio, e un giorno ci ritroveremo immobili, congelati nell’eternità.
Se invece pensiamo al tempo con l’emozione dei poeti, ci accorgiamo che esso non è solo una misura della memoria, come diceva S. Agostino, quanto una metrica di decisioni che si susseguono di istante in istante. In pratica, la sabbia del “nostro tempo” è un acconto che ci viene versato a inizio giornata che dobbiamo dividere in tante piccole azioni quotidiane. E’ come lo zucchero di un bar universale, che dobbiamo scegliere se mettere nella nostra tazza o in quella degli altri.
Che cosa decidiamo? Di tenerlo per noi o di condividerlo? A volte non è facile: il caffè senza zucchero è pur sempre amaro.